domenica 22 novembre 2009

SCREENING


Cerchiamo di riprendere come si deve anche questo blog. Mi costa molto, moltissimo, credetemi. Faccio veramente fatica a mantenere la lucidità nel leggere certe notizie, ma tant'è. Il fatto che a noi è andata così non vuol dire che per gli altri andrà male e non è giusto che l'informazione, mia, si fermi e ometta certe notizie.

Ricominciamo da un dato importante e da una cosa NECESSARIA, lo SCREENING.

Io sono stata invitata caldamente a fare il Pap test e la Colonoscopia, dati i precedenti della mia famiglia... ma non dovete prendermi come esempio dato che non li ho fatti. Sono in un momento particolare della mia vita per cui, quando sento queste cose, dico quasi: "ben venga, così provo anch'io quello che ha provato papà". Sì perchè al di là del dolore che ho potuto constatare in questi anni, nell'ultimo mese lui si era chiuso in se stesso, non parlava più, si faceva capire a gesti o con gli sguardi e quando il 17 giugno mamma gli chiese cosa sentisse, lui rispose: "Maria, se ho tempo te lo dico"... ma tempo non ne ha avuto ed io sono rimasta con tante domande senza risposta. Sono sempre stata abituata a condividere tutto con lui e non poter capire cosa sentisse, che tipo di dolori avesse, cosa pensava in quei giorni mi fa... male. Mi sembra di aver lasciato tante cose in sospeso. E so perfettamente che tali resteranno a meno che papà non mi venga in sogno e non mi parli... cosa che spero enormemente da 5 mesi.....

Dunque, cos'è lo screening?

Lo screening è un intervento sanitario che mira a mettere in evidenza la presenza di una eventuale malattia nelle sue fasi iniziali.
L’individuazione delle fasi precoci della malattia può permettere di intervenire tempestivamente con le cure più appropriate, facilitando la guarigione e riducendo la mortalità.
Il programma di screening è un intervento organizzato di sanità pubblica in cui viene sistematicamente invitata tutta la popolazione in età giudicata a rischio. Le persone vengono invitate a sottoporsi a un test (pap-test, mammografia o ricerca del sangue occulto) che permette di selezionare un piccolo gruppo di persone da sottoporre a successive indagini diagnostiche di approfondimento per stabilire se sono portatrici o no della patologia di cui si intende fare la diagnosi precoce. È la struttura sanitaria che inizia il contatto e prende in carico il destinatario dell’intervento, assicurando, se necessario, la continuità degli approfondimenti.

Attualmente sono tre i tumori per cui la scienza ha dimostrato che lo screening è in grado di salvare molte vite:

• Il tumore della cervice uterina (screening citologico) : un semplice Pap-Test rivolto soprattutto alle donne tra i 25 e i 64 anni
• Il tumore della mammella (screening mammografico) : un esame radiologico che consiste nel fare due lastre per ogni mammella con i raggi X rivolto alle donne tra i 50 e i 69 anni, ma dopo i 45 anni sarebbe opportuno farne uno ogni 2 anni
• Il tumore del colon retto (screening colorettale) : un controllo del sangue occulto nelle feci rivolto in particolare a tutti gli uomini e le donne tra i 50 e i 69 anni
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In questo modo oggi il cancro fa meno paura e per ben sei italiani su dieci si può guarire dai tumori, solo la metà sa però cosa sono gli screening. Questo dato emerge da un sondaggio condotto dall'Associazione Italiana di Oncologia medica (AIOM) sulla conoscenza, la prevenzione e le terapie sul tumore del colon retto. I risultati dell'indagine sono stati presentati in occasione del Congresso Nazionale AIOM (Milano, 10/13 ottobre 2009).
Rispetto al passato i tumori spaventano di meno. Grazie all'introduzione di nuovi farmaci mirati oggi si riesce a fare molto nella cura delle neoplasie anche di un certo peso come il cancro del colon retto. Gli esperti spiegano però che c'è ancora molto da fare, non solo per quanto riguarda la cura ma anche nella prevenzione. Solo il 50 per cento degli italiani coinvolti nel sondaggio sapevano cosa erano gli screening e ben un intervistato su quattro non era disposto a cambiare il proprio stile di vita per diminuire il livello di rischio.

Gli esperti spiegano che è stato scelto il cancro del colon-retto come emblema della portata dei cambiamenti avvenuti nel campo delle terapie per i tumori perché è considerato uno dei big killer. Il cancro del colon-retto è la seconda causa di morte da tumore in Europa ed è il terzo più diffuso al mondo. Non tutti sanno che questa neoplasia si può prevenire con un corretto stile di vita inoltre, grazie ai progressi fatti, esistono degli screening che in accoppiata a nuovi farmaci biologici permettono di migliorare la sopravvivenza che attualmente è del 54 per cento.
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