venerdì 23 gennaio 2009

Adroterapia: precisione millimetrica per i casi più difficili

Nel 2003, ben 6 anni fa, il Corriere della Sera riportava la notizia che si sarebbe a breve aperta una nuova sfida nella lotta contro i tumori, e che avrebbe avuto sede a Pavia, dove sarebbe nato il primo Centro nazionale per l'adroterapia oncologica (CNAO), il secondo in Europa, dopo quello tedesco di Heidelberg.
Erminio Borloni, presidente del CNAO, disse che se tutto fosse andato come previsto, avrebbero potuto curare il primo paziente nell'ottobre del 2007.
.
Nel 2003 si diceva: "A regime il centro, che funzionerà come day hospital, potrà trattare all'incirca 3.000 persone all' anno per un totale di 20.000 sedute". Saranno pazienti con tumori più resistenti alla radioterapia, come i sarcomi, i carcinomi del polmone, del pancreas e del fegato, tutti candidati a un trattamento con gli ioni di carbonio, oppure pazienti con melanoma dell'occhio, con retinoblastoma o altri tumori della base del cranio che potranno essere sottoposti a terapia con protoni.
.
L'adroterapia, infatti si basa sull'impiego di fasci di particelle subatomiche ad alta energia, gli adroni appunto (cioè ioni di carbonio o protoni) che aggrediscono, come un bisturi ad alta precisione, soltanto le cellule tumorali, risparmiando i tessuti sani circostanti, e sono attivi anche su neoplasie resistenti alla classica radioterapia.
La terapia adronica, detta anche adroterapia, è una forma particolare di radioterapia che utilizza, anziché i raggi X, fasci di particelle pesanti, dette adroni tra i quali ricordiamo gli ioni carbonio ed i protoni, per trattare un'ampia gamma di patologie, prevalentemente ma non esclusivamente tumorali.
Grazie alle particolari proprietà fisiche di tali particelle l’adroterapia è un trattamento più preciso perché consente di “colpire” il tumore in modo estremamente selettivo e quindi di “risparmiare” i tessuti sani che lo circondano. E anche più efficace, in quanto permette in alcuni casi di uccidere le cellule di quei tumori che mostrano una certa resistenza alle radiazioni convenzionali.
L'adroterapia è un trattamento che per ora viene effettuato solo in poche strutture nel mondo perché necessita di macchinari tecnologicamente molto sofisticati e costosi.
Centri di cura e ricerca si trovano negli Stati Uniti, in Europa (Francia, Germania, Svizzera, Italia) e in Giappone.
.
«La chiave del successo di questo sistema -precisa il premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia- è la sua efficacia distruttiva nei confronti del tumore. In altre parole, gli ioni di carbonio, che io ritengo superiori ai protoni, sono in grado di distruggere la totalità delle cellule cancerose e lo fanno in maniera più mirata ed efficace. Il fatto che si metta a disposizione dei malati questa nuova terapia pone l'Italia al livello dei Paesi più progrediti». I risultati che si stanno accumulando, soprattutto in Giappone a Chiba, dove esiste uno dei centri più avanzati al mondo, sono spettacolari. Anche in Italia, a Catania, nei laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è in corso, con la collaborazione dell'Università, il primo progetto sperimentale di adroterapia che ha permesso di trattare con successo 28 pazienti affetti da melanoma dell'occhio. Catania è attualmente l'unico centro italiano nel quale è possibile ricevere un trattamento di protonterapia esclusivamente per patologia oculari: è il centro CATANA dove uno staff di medici e fisici sanitari dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania effettua i trattamenti circa ogni 5 settimane. CATANA permette il trattamento di alcune patologie oculari come il melanoma della coroide, dell'iride o della congiuntiva.
.
Il Il 31 maggio 2007, alle 23.50, il sincrotone (acceleratore di particelle circolare e ciclico, che ha un diametro di 25 metri e accelera gli ioni carbonio fino a 4.800 MeV, permettendo così di irradiare, in circa due minuti, tumori anche profondi con precisione millimetrica) del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) al Cravino ha sparato con successo il suo primo fascio non terapeutico di ioni elio. L'adroterapia verrà utilizzata in particolare per i tumori «testa-collo», cioè quelli dell'encefalo e della base cranica, ma anche per tumori epatici, dei polmoni, sarcomi e melanomi maligni delle mucose, come ad esempio il melanoma dell'uvea. La sperimentazione prenderà in esame un gruppo di 100 pazienti per 6 mesi: la metà di questi verrà trattata con fasci di protoni e l'altra metà con ioni carbonio.
«I lavori di costruzione sono ormai in dirittura finale - spiega Orecchia - e il sincrotone è già stato testato con successo. Entro 2-3 mesi saranno completate anche le parti ambulatoriali. Seguirà nei prossimi mesi la fase di messa a punto. Tra un anno agiremo sui primi pazienti con una sperimentazione che durerà sei mesi e terminata la quale, a cavallo tra il 2008 e il 2009, serviranno due mesi di stop per riadattare i macchinari e quindi entrare nella routine. Una volta a regime, cioè a partire dal 2009, il Centro dovrebbe ospitare un'equipe medica e tecnica di circa 100 persone in grado di gestire un flusso di 3.000 pazienti l'anno».
.
Purtroppo non sono riuscita a trovare notizie più aggiornate, conferme di quanto era stato detto ormai due anni fà. Forse per tutti loro questi sono enormi passi in avanti, per chi è dentro questo tunnel, invece, sei anni potrebbero essere troppi..... Se ci saranno novità le posterò, come sempre, o se ne trovate voi, per favore, fatemi sapere qualcosa!
Grazie Emilia per avermi dato questa notizia! ;o)





http://www.aimac.it/notizie/
http://it.wikipedia.org/
http://laprovinciapavese.repubblica.it/
http://www.lastampa.it/

Nessun commento:

Posta un commento

La base del template è quella di ©Blografando2008 cambiata in base alle mie esigenze.