martedì 2 dicembre 2008

Ancora una buona notizia!

Tumori, diminuisce finalmente il numero di casi!

La diagnosi di nuovi casi di tumore è per la prima volta in calo negli Stati Uniti in termini generali, sia pure con notevoli differenze tra i due sessi - con le donne che registrano una diminuzione molto meno marcata - e tra i diversi tipi di cancro. L'incoraggiante notizia viene dalle statistiche stilate dal National Cancer Institute Usa e pubblicate sull’ultimo numero del Journal of the National Cancer Institute. Negli Usa, dal 1999 al 2005, le nuove diagnosi oncologiche sono scese in generale dello 0,8 per cento ogni anno: per la precisione dell'1,8 per cento tra gli uomini (dal 2001 al 2005) e dello 0,6 per cento tra le donne (dal 1998 al 2005). Il miglioramento nella tendenza è dovuto in particolare - secondo gli esperti – agli efficaci programmi di prevenzione attuati per le neoplasie del colon-retto, della prostata, dei polmoni e del seno.

ANCHE IN ITALIA - «E’ una tendenza che si rileva anche nel nostro Paese – commenta Marina Vercelli, epidemiologa e responsabile della comunicazione per l’Airtum, l’Associazione Italiana Registro Tumori –. E anche noi crediamo che una buona parte dei meriti vada alle campagne di educazione alla salute (ad esempio contro il fumo e per corretti stili di vita) e agli screening, capaci di abbassare l’incidenza dei tumori a lungo termine, eliminando lesioni precancerose». Così, negli anni, le politiche anti-fumo hanno raggiunto un buon obiettivo sul cancro del polmone: è infatti diminuito il numero dei fumatori e, in corrispondenza, è sceso il tasso di casi di tumore fra i maschi. Lo stesso vale per altre neoplasie fumo-correlate, come quelle di cavo orale e faringe. Il successo, però, è dovuto anche alla modifica degli stili di vita e al fatto che fette sempre più ampie della popolazione hanno assimilato l’importanza di un’alimentazione corretta e di un regolare esercizio fisico.

GLI SCREENING FUNZIONANO - «Grandi meriti vanno poi ai programmi di prevenzione – sottolinea Marina Vercelli-: durante la colonscopia si eliminano gli adenomi, impedendo la loro possibile evoluzione in carcinomi. Mentre ecografie e mammografie contribuiscono all’individuazione di noduli “sospetti”, che vengono poi rimossi perché potrebbero trasformarsi in tumori». Meglio ancora è stato fatto per le neoplasie dell’utero con il pap-test e l’eliminazione di lesioni precancerose prima, e ora con il vaccino contro l’infezione da Hpv. Non a caso, nelle statistiche americane, i casi di tumore del seno sono scesi del 2,2 per centro all’anno, quelli di cancro del colon del 2,8 e quelli alla prostata del 4,4.

MELANOMA IN AUMENTO - Tra le neoplasie ancora in crescita spicca invece il melanoma, che si impenna addirittura del 7,7 per cento, insieme ad alcune forme di tumori del sangue. Dato negativo è inoltre, in base ai risultati del rapporto, la clamorosa differenza nell'incidenza dei tumori registrata da Stato a Stato negli Usa. Esempio eclatante è quello del carcinoma polmonare che in Kentucky continua ad uccidere il doppio degli uomini che vivono invece in California, un’area quest’ultima in cui la gente segue abitudini di vita decisamente più igieniste.


Vera Martinella

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