lunedì 19 gennaio 2009

Colluttori alcolici: rischio tumori orali


Alcuni tipi di colluttorio per bocca ad alto contenuto alcolico possono aumentare il rischio di tumore alla bocca o al cavo orale e andrebbero ritirati dagli scaffali dei supermercati. Lo sostiene un gruppo di ricercatori australiani, che hanno condotto uno studio presso la Melbourne University pubblicato sull’ultimo numero dell’Australian Dental Journal, ma gli esperti italiani invitano alla cautela e ribadiscono una regola fondamentale: usare il colluttorio solo dietro prescrizione del dentista e dell’igienista dentale. «Ci sono prove evidenti -avverte il coordinatore del lavoro, Michael McCullough- che i colluttori con alcol aumentano sensibilmente il rischio di neoplasie. L'etanolo nel collutorio, infatti, agisce come un qualsiasi alcolico e, permeando il rivestimento della bocca, può facilmente creare danni, perché aumenta la permeabilità della mucosa, rendendo la bocca molto più sensibile a altre sostanze cancerogene, a partire dalla nicotina».
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Da tempo è noto che alcol e tabacco sono i principali responsabili di diverse forme di cancro alla bocca (cavo orale, faringe, laringe, base della lingua, tonsille e palato molle), che in Italia colpiscono circa seimila persone ogni anno. Inoltre è ormai certo il ruolo del papilloma virus umano (Hpv), causa anche del carcinoma del collo dell’utero nello sviluppo di alcune di queste neoplasie. Infine non vanno scordati i tumori della bocca provocati da protesi o riparazioni dentali rotte o mal fatte che agiscono come continua «spina irritativa» nei confronti della muciosa orale. «Secondo i dati più recenti il 42 per cento dei tumori maligni del cavo orale, faringe e laringe nelle donne e l’80 per cento negli uomini è attribuibile al fumo e sarebbe evitabile in assenza di questa abitudine – spiega Franco Ionna, direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale e Otorinolaringoiatria dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli Fondazione Pascale –. Evitare sigarette e alcolici è quindi certamente il primo passo per ridurre i rischi».
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Nessuno studio finora ha messo in dubbio la sicurezza dei colluttori, ma in via preventiva alcuni specialisti consigliano l’uso di prodotti privi di alcol (in Italia non è obbligatorio segnalare per legge la quantità di alcol contenuta, ma solo se vi sia contenuto alcolico o meno). «In ogni caso – conclude Ionna – lo studio australiano giunge a conclusioni che vanno approfondite. Servono ulteriori ricerche scientifiche, su numeri più ampi di pazienti, per avere delle conferme definitive. Quel che è certo, invece, è l’importanza della diagnosi precoce, che ci permette di trattare la malattia quando è ancora possibile sconfiggerla: un semplice controllo di igiene orale dal dentista può servire ad intercettare una malattia grave come il cancro».
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I dati della ricerca pubblicata sull’Australian Dental Journal sono chiari: lo studio su 3.210 persone ha riscontrato un «aumento significativo» dell'incidenza del tumore alla bocca in chi fa uso di colluttorio, aumento che arriva a cinque volte per chi beve anche alcolici. Mentre tra i fumatori il rischio di cancro alla bocca, alla faringe o alla laringe sale addirittura di nove volte. Secondo McCullough le marche più utilizzate di colluttorio hanno una quantità notevole di alcol, «fino al 26 per cento superiore alla dose contenuta in vino e birra. Solo che se bevi un bicchiere di vino tendi a deglutire in fretta, mentre il colluttorio viene tenuto molto più a lungo in bocca e può creare danni».
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A ribadire la sicurezza dei prodotti per l’igiene orale è Nicola Esposito, segretario culturale dell’Associazione nazionale dentisti italiani, che sottolinea: «La notizia sulla pericolosità dei colluttori ci lascia perplessi, perché nel 2007 Andi ha rivisto (proprio in occasione delle linee guida per un corretto uso dei colluttori) centinaia di studi internazionali in materia e nulla di simile è mai emerso. E’ però certo che bisogna seguire precise regole, ricordando che si tratta di strumenti utili a ridurre l’infiammazione delle gengive». Ecco, dunque, un elenco di consigli utili secondo l’Andi.
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1. Assolutamente no ai colluttori fai da te, vanno sempre usati dietro indicazione medica, del dentista o dell’igienista dentale.
2. I colluttori vanno sempre associati ad una corretta pulizia dei denti tramite spazzolino, dentifricio e filo interdentale, e non in alternativa a questi.
3. Meglio usare il colluttorio una volta al giorno (salvo diversa prescrizione medica), la sera prima di andare a dormire, senza risciacquare.
4. Anche questi prodotti posso avere effetti collaterali indesiderati, come una sensibilità accentuata dei denti e una ridotta sensibilità delle mucose (guance e lingua). O una mutazione della colorazione dei denti (il cosiddetto ingiallimento), che però riguarda solo i prodotti che contengono un forte disinfettante, la clorexidina, che solitamente non vengono prescritti per un periodo più lungo di sette giorni.
5. L’uso di routine del colluttorio si è dimostrato benefico per ridurre la placca batterica, ma va comunque discusso con uno specialista.
6. Per quel che riguarda la composizione dei vari prodotti, sono consigliati in modo particolare quelli che contengono fluoro, sostanza che aiuta a rafforzare i denti.
Vera Martinella

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