sabato 17 gennaio 2009

Polmone: possibile pericolosità dei fosfati

Alcuni additivi usati comunemente negli alimenti possono rafforzare lo sviluppo del tumore al polmone. A sostenere la potenziale pericolosità degli additivi alimentari è uno studio coreano e americano, condotto su animali da laboratorio e pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
I ricercatori hanno osservato per quattro settimane la crescita di tumori polmonari in due gruppi di cavie pre-infettati con cellule tumorali: il primo alimentato con alte dosi di fosfati, il secondo no. Gli alimenti presi in considerazione sono carne, formaggio e bevande contenenti fosfati inorganici, soprattutto le cola. I fosfati sono utilizzati per migliorare la consistenza degli alimenti e aumentare la percentuale di acqua trattenuta. Al termine del mese di osservazione, il gruppo alimentato con fosfati ha mostrato una più rapida crescita tumorale rispetto all'altro. La spiegazione, secondo i ricercatori, sarebbe da attribuirsi a una azione «favorevole» dei fosfati sulla crescita delle cellule polmonari e a un meccanismo biochimico amplificato da questa dieta.
«Lo studio è interessante perché sottolinea l'importanza delle ricerche sui fattori alimentari nello sviluppo e nella progressione dei tumori, ma i dati sono ancora troppo preliminari per derivarne alcuna indicazione pratica nell'uomo -commenta Sergio Harari responsabile della pneumologia all’Ospedale San Giuseppe di Milano-. Inoltre bisogna considerare il breve tempo della durata della ricerca, solo quattro settimane».
La sigaretta è la prima causa di cancro al polmone. Dice De Marinis «Il tabacco è il primo vero colpevole delle neoplasie polmonari, accanto all’amianto, responsabile del mesotelioma pleurico. Non dobbiamo quindi distrarci da questo punto fondamentale, mentre purtroppo continua a crescere il numero di giovani e giovanissimi che cadono in trappola». Eppure bastano cinque anni di stop al fumo per diminuire del 20 per cento il rischio di carcinoma polmonare e dimezzare quello per malattie coronariche. Dopo 30 anni dall’ultima bionda, il pericolo d’ammalarsi diventa uguale a quello di chi non ha mai fumato.
Esistono, comunque, delle regole da seguire per una corretta alimentazione, per uno stile nutrizionale che favorisca la prevenzione del cancro e di altre malattie croniche. Così come esistono cibi pericolosi e altri che invece sono amici della nostra salute: prima di tutto, carni e grassi animali vanno assunti con moderazione. Inoltre, è certa la formazione di alcune sostanze cancerogene durante la cottura dei cibi, specie ad alte temperature, per cui è meglio limitare fritture e grigliate. Studi condotti negli anni Settanta e Ottanta avevano già dimostrato inequivocabilmente il ruolo nocivo delle bevande alcoliche e quello protettivo di frutta e verdura nello sviluppo dei tumori delle vie aereo-digestive, dell’esofago e del fegato. In seguito, la protezione da frutta e verdure è stata riscontrata frequentemente anche per altri tumori (polmone e stomaco). Infine è certo il ruolo protettivo giocato da alimenti ricchi di fibre vegetali, sia cereali che verdura e frutta, per i carcinomi del colon-retto.

Vera Martinella
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http://www.corriere.it/

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