Ebbene sì, dopo praticamente un mese di assenza, mi sono fatta coraggio e ho deciso di ritonare.
Ho messo molto di me stessa in questo blog e ho capito che qualcuno mi seguiva qui, sia amiche virtuali sia amiche reali che, forse per paura di chiedere direttamente a me, preferivano leggere qui come procedeva la mia vita.
La mia assenza è dovuta a due fattori principali:
- il tempo, che non ho
- e la voglia di non pensare alla malattia anche qui.
Ora le cose non sono molto cambiate, nel senso che il tempo è sempre meno... e la testa ha solo voglia di svagarsi, ma lo devo a Ianilo, lo devo a papà e a chi mi ha seguito fin'ora.
Rispondo subito ad Elisabetta :o)
L'operazione di papà è andata tecnicamente bene, ma non si è più ripreso del tutto. Ci sono volute due settimane buone perchè ricominciasse a mangiare e ad usare normalmente tutte le funzioni del corpo (ehm... capisc'a me!), comunque è dimagrito molto, non ha più appetito, mangia poco e spesso salta il pasto. Questo è dovuto ormai alla terapia e ai forti dolori di pancia che sente, anche e soprattutto dopo mangiato. La malattia si è impossessata di lui in tutto e per tutto. Non posso stringerlo, sfiorargli la pancia che sente dolore. Certo, stiamo seguendo una terapia antalgica, sperando che faccia effetto! Ad Aviano ci diedero una terapia a base di gocce di morfina, ma ahimè pare che papà sia allergico :o( Infatti è stato una settimana proprio male: si era gonfiato tutto, aveva febbre continua che non scendeva, vomitava.... che grande spavento! Ora stiamo usando dei cerotti che sembra facciano effetto. E' una cosa orribile sentire come si lamentava, come piangeva, come si disperava.... e non poter fare nulla se non accarezzagli il viso è atroce. Mi sento così impotente, che in quelle cirocstanze non so che dire, che fare e l'unica che cosa provo è una forte disperazione.
In questo mese le cose sono molto cambiate.
Lui ha preso coscienza della situazione, ha paura e non vuole mai essere lasciato solo. Prima, quando riusciva a muoversi di più, e quando studiavo, veniva in camera mia, si stendeva nel mio letto perchè voleva compagnia. Ora sono io che mi stendo vicino a lui, cerco di farlo riposare, lo accarezzo tra i capelli, gli canto qualche canzoncina della mia infanzia per farlo addormentare. Io e mamma ci diamo il cambio, di giorno e di notte. Ho smesso di andare in facoltà. In realtà ci ho provato, qualche mattina, ma stavo proprio male: ho bisogno di stare con lui, di stare a casa, di sapere che cìè, di sentire la sua voce, il suo respiro. Anche solo di vedere le coperte del letto che si muovono al ritmo del suo respiro. Devo esserci nel caso ci fosse bisogno, non posso stare lontana! L'università riprenderà, ma ora non sono in grado.
Fisicamente lui è molto deperito, bianco in viso e sulle mani, ogni 5 giorni circa fà una trasfusione in quanto l'emocromo è molto basso (è fortemente anemico). Già... anche per fare gli esami del sangue non andiamo più in ospedale noi, viene una nostra amica infermiera a casa a fargli il prelievo.
Ad Aviano gli hanno proposto una terapia, che non sto nemmeno a scrivere, non la ricordo in questo momento. Aspettate, non c'è niente da gioire! E' una terapia vecchia, del 1997, da fare in dose bassa e una volta ogni 3 settimane (e noi già abbiamo saltato per i suoi problemi fisici). Serve esclusivamente per dargli l'illusione di stare combattendo ancora, perchè adesso, quello di cui NON ha bisogno, è lasciarsi completamente andare.
Ho deciso che non faremo più i marcatori tumorali, non voglio che li veda. Ci manca solo che smetta di crederci del tutto! Sono sicura, dai discorsi che fà e dagli atteggiamenti che ha, che lui la spugna la ha mollata molti mesi fà, ma sono convinta anche che u 1% di lui ancora spera. Non sarò certo io a togliergli quell'1% di VITA che ci resta. No! Io vivo in simbiosi con lui, siamo una cosa sola..... se lui ride io rido, se lui soffre io soffro, se lui piange gli asciugo le lacrime (già, gli ho promesso che non mi avrebbe mai più vista piangere per lui).......
Insomma, da Capodanno a questa parte c'è stato un crollo importante.
E' una vita molto dura, i giorni sono pesanti, lunghi, pieni di tensione. Siamo, io e mamma, sempre alla ricerca di qualcosa che possa stuzzicargli l'appetito, che non è poi così semplice, dato che i suoi gusti cambiano da un giorno all'altro! Dobbiamo tenere la casa sempre in ordine perchè tra infermiera e medico... e amici più o meno stretti, casa nostra è diventata un porto di mare! Non è facile, nonono! Prima le cose le facevamo in tre, dividevamo i compiti, ora siamo io e mamy a fare tutto, e in più c'è lui che non è facile da gestire, nonostante sia un angelo di padre e cerchi sempre di non dare fastidio nemmeno a noi: preferisce tenersi il dolore piuttosto che svegliarci se dormiamo e chiederci che pillole/gocce può prendere..... E' un uomo fantastico, e anche se lui non si accetta più, per me resta un super uomo, un mito, un esempio!
Questa è, in linea di massima, la situazione.
E credo anche di essere stata troppo lunga nel mio "ritorno"!!!
Tornerò a postare i miei soliti articoli e ad aggiornarvi della situazione.
Grazie a tutte voi che mi avete scritto! :o)
3 commenti:
Ho avuto un tuffo al cuore quando ho letto "1 aprile" invece del solito "5 marzo"!
Sono contenta che tu sia tornata a scrivere, sei un punto di riferimento per tante persone che ti leggono,oltre che per i tuoi genitori..sai anch'io accantonato l'università da ottobre, non riuscivo proprio a pensare allo studio..penso che,anche se da un lato i nostri genitori vorrebbero vederci studiare e andare avanti,è nostro dovere,anzi,un nostro diritto esserci!Sapere che per ogni evenienza siamo li,sapere che abbiamo fatto tutto quello che è in nostro potere per dargli anche un secondo in più di serenità..queste sono le cose importanti.
Per l'università c'è tempo..
Ti abbraccio
Elisabetta
Ciao Elisabetta!!!!!
Che gioia leggerti!!!
Eh, sì, la mia assenza è stata lunga, ma ora sono qui e dovrete sopportarmi di nuovo! :D
Da un lato mi sento colpevole nel non riuscire a renderelo (mio padre) felice con lo studio. Ci ho provato, e a rilento in questi anni qualcosa ho fatto. Ma hai colto in pieno il problema: e se dovesse avere bisogno di me? e se io non fossi vicino a lui in quel momento? ...non me lo perdonerei per il resto della mia vita! :(
Un abbraccio fortissimo! Grazie di esserci! :)
ciao raffa, ho letto con attenzione e trasporto le tue parole. Vorrei poterti dimostrare il mio affetto e trovare le giuste parole. Non so' farlo. Ho anche paura di essere indiscreta. Sappi solo che ti voglio un mondo di bene e che questo mio bene è anche legato ad una profonda ammirazione per te, per i tuoi sentimenti per l'amore che porti al tuo papa' e alla tua mamma.
Oggi (Pasqua) mio figlio 11 anni ha fatto una preghiera, ha detto che lui e sua sorella e noi tutti stiamo portando una croce cosi' come l'ha portata Gesu' che non si è ribellato ma che salendo sulla croce è risorto! E ha detto che anche se gli altri bambini per fortuna si possono considerare piu "fortunati" di lui e sua sorella , lui è contento perchè ha scoperto che l'amore per il suo papa' è molto grande e che il suo papa' (che per ora è a casa) è vicino a loro...
Beh cosa dire..voi figlioli a volte siete molto piu' profondi di noi "grandi"
Ti abbraccio forte Rosa
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