Quando si parla di tumore, la maggiore attenzione, anche mediatica, è rivolta decisamente alla terapia. Troppo scarsa la attenzione data alla prevenzione.
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Circa il 30% delle morti per tumore, con tutto il bagaglio associato di sofferenza umana e di costi economici, sarebbe evitabile se "solo" si eliminasse il fumo, se “solo” le campagne anti-fumo fossero più incisive, se l’opera di formazione e informazione fossero più capillari, se “solo” ci credessimo davvero. Un'altra fetta notevolissima di sofferenza si eliminerebbe con diagnosi precoci attraverso screening di massa. Mammografia, PAP test e ricerca del sangue occulto sono di provata efficacia e molto poco invasivi fonte: AIRC perché dunque non vengono resi obbligatori?
Perché non sono obbligatori?
Circa il 30% delle morti per tumore, con tutto il bagaglio associato di sofferenza umana e di costi economici, sarebbe evitabile se "solo" si eliminasse il fumo, se “solo” le campagne anti-fumo fossero più incisive, se l’opera di formazione e informazione fossero più capillari, se “solo” ci credessimo davvero. Un'altra fetta notevolissima di sofferenza si eliminerebbe con diagnosi precoci attraverso screening di massa. Mammografia, PAP test e ricerca del sangue occulto sono di provata efficacia e molto poco invasivi fonte: AIRC perché dunque non vengono resi obbligatori?
Perché non sono obbligatori?
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Milioni di persone trarrebbero giovamento da una farmacoprevenzione seria. Esistono molecole che hanno dimostrato un evidente e sicuro effetto protettivo contro certi tumori (acido folico, beta-carotene, tamoxifene, celecoxib, selenio, vitamina E, tè verde); esistono dati confermati sulla efficacia preventiva di queste sostanze, che nessuno mette in dubbio, e altri studi sono ormai avanzati; studi e dati che la massa della popolazione non conosce. La massa della popolazione non sa neppure cosa sia la farmacoprevenzione, mentre conosce ogni dettaglio sui simpatici eroi del Grande Fratello. Se ci fosse più informazione ne conseguirebbe un maggiore interesse e una maggiore consapevolezza del problema. E’ vero che tutto, o quasi, è disponibile su internet, ma questo non può essere un alibi per chi ha la responsabilità di disegnare le politiche sanitarie. E’ vero che si parla spesso della bontà della dieta mediterranea e della utilità del corretto stile di vita, ma il tutto è generalmente ammantato da un’aria di generico salutismo, piuttosto che di serio rigore medico scientifico. La dieta equilibrata, la scelta accorta dei cibi, può allungare la vita e migliorarne decisamente la qualità; pochissimi dicono tutto questo in maniera netta, convincente e convinta. Della utilità degli antiossidanti si parla nei TG, ma spesso a margine, magari subito prima di riportare l’oroscopo del giorno e i numeri usciti al superenalotto. Un esame genetico sulle persone più a rischio darebbe sicuramente indicazioni utili, ma chi sa che esiste il “counseling genetico” per queste cose?
Milioni di persone trarrebbero giovamento da una farmacoprevenzione seria. Esistono molecole che hanno dimostrato un evidente e sicuro effetto protettivo contro certi tumori (acido folico, beta-carotene, tamoxifene, celecoxib, selenio, vitamina E, tè verde); esistono dati confermati sulla efficacia preventiva di queste sostanze, che nessuno mette in dubbio, e altri studi sono ormai avanzati; studi e dati che la massa della popolazione non conosce. La massa della popolazione non sa neppure cosa sia la farmacoprevenzione, mentre conosce ogni dettaglio sui simpatici eroi del Grande Fratello. Se ci fosse più informazione ne conseguirebbe un maggiore interesse e una maggiore consapevolezza del problema. E’ vero che tutto, o quasi, è disponibile su internet, ma questo non può essere un alibi per chi ha la responsabilità di disegnare le politiche sanitarie. E’ vero che si parla spesso della bontà della dieta mediterranea e della utilità del corretto stile di vita, ma il tutto è generalmente ammantato da un’aria di generico salutismo, piuttosto che di serio rigore medico scientifico. La dieta equilibrata, la scelta accorta dei cibi, può allungare la vita e migliorarne decisamente la qualità; pochissimi dicono tutto questo in maniera netta, convincente e convinta. Della utilità degli antiossidanti si parla nei TG, ma spesso a margine, magari subito prima di riportare l’oroscopo del giorno e i numeri usciti al superenalotto. Un esame genetico sulle persone più a rischio darebbe sicuramente indicazioni utili, ma chi sa che esiste il “counseling genetico” per queste cose?
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Macchine TAC di ultima generazione sono in grado di fare in pochi secondi o pochissimi minuti, analisi “total body” ad alta definizione e identificare masse e metastasi microscopiche. Questa nuova tecnologia potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce, e la sua diffusione è limitata “solo” dai costi.
Eppure pochi evasori fiscali potrebbero agevolmente finanziare l’acquisto di decine di queste macchine.
Macchine TAC di ultima generazione sono in grado di fare in pochi secondi o pochissimi minuti, analisi “total body” ad alta definizione e identificare masse e metastasi microscopiche. Questa nuova tecnologia potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce, e la sua diffusione è limitata “solo” dai costi.
Eppure pochi evasori fiscali potrebbero agevolmente finanziare l’acquisto di decine di queste macchine.
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Tutto questo si fa e si dice troppo poco. La politica evita di ragionare sulla urgenza assoluta di una vera strategia nazionale della prevenzione e affida il successo delle iniziative preventive per lo più al volontariato, agli ospedali e agli operatori sanitari che possono solo applicare le norme (carenti), e sono costretti a farlo con budget inesistenti o sempre più ristretti.
Tutto questo si fa e si dice troppo poco. La politica evita di ragionare sulla urgenza assoluta di una vera strategia nazionale della prevenzione e affida il successo delle iniziative preventive per lo più al volontariato, agli ospedali e agli operatori sanitari che possono solo applicare le norme (carenti), e sono costretti a farlo con budget inesistenti o sempre più ristretti.
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Nel 2008 circa una persona su cinque è morta di cancro, ma quanti sanno che il licopene dei pomodori potrebbe essere un potentissimo antitumorale?
Inutile porre altre domande. Le strategie più ovvie (eliminazione delle cause ovvero "prevenzione primaria", e diagnosi precoce ovvero "prevenzione secondaria") sarebbero prerogative dello Stato e delle istituzioni, ma vengono quasi ignorate, a beneficio di altri interessi.
Nel 2008 circa una persona su cinque è morta di cancro, ma quanti sanno che il licopene dei pomodori potrebbe essere un potentissimo antitumorale?
Inutile porre altre domande. Le strategie più ovvie (eliminazione delle cause ovvero "prevenzione primaria", e diagnosi precoce ovvero "prevenzione secondaria") sarebbero prerogative dello Stato e delle istituzioni, ma vengono quasi ignorate, a beneficio di altri interessi.
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Le armi scelte per combattere questa lotta mortale contro i tumori sono prevalentemente i farmaci, la chirurgia e la radioterapia, utilissimi, certo, ma purtroppo insufficienti. E la prevenzione, malgrado il lavoro generoso di tanti, viene quasi dimenticata.
Le armi scelte per combattere questa lotta mortale contro i tumori sono prevalentemente i farmaci, la chirurgia e la radioterapia, utilissimi, certo, ma purtroppo insufficienti. E la prevenzione, malgrado il lavoro generoso di tanti, viene quasi dimenticata.
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Salvare vite umane si potrebbe. Non sarebbe facile, ma basterebbe volerlo davvero.
Salvare vite umane si potrebbe. Non sarebbe facile, ma basterebbe volerlo davvero.
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Antonio Facchiano
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