Dopo che fu creata la terra emersa dal mare primordiale, ci si accorse che tutto era ancora buio. Allora Tartaruga chiamò intorno a sé gli animali per esaminare la cosa sotto ogni aspetto. Tutti convennero che era necessario appendere una grande luce in cielo.
Nessuno aveva la capacità di portarla lassù e allora Tartaruga chiamò Piccola Tartaruga, poiché pensava che forse avrebbe potuto arrampicarsi sul difficile sentiero che portava in cielo. Tutti gli altri animali avrebbero contribuito ad aiutarla con i loro poteri magici e così fecero una grande nuvola nera piena di rocce, nella quale lampi fragorosi fendevano l'aria con gran frastuono.
Piccola Tartaruga vi salì e venne portata in giro per il cielo a raccogliere dai lampi quanta più luce possibile. Con tale luce formò una grande palla calda e luminosissima, il Sole; poi si mise di nuovo al lavoro e raccolse ancora lampi, che però le bastarono soltanto per formare una palla più piccola, la Luna.
A questo punto Tartaruga comandò agli animali scavatori di preparare al margine del cielo due buchi, da cui Sole e Luna potessero transitare: da uno scendere e attraverso l'altro arrampicarsi ancora in cielo.
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Fu in tal modo che, secondo gli Irochesi, si formarono il Sole e la Luna.
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