Babbo, babbo, dove vai?
Oh, non camminare così veloce.
Parla, babbo, parla al tuo bambino,
O io mi perderò.
La notte era scura, nessun padre c’era;
Il bimbo era bagnato di rugiada;
il fango era profondo, e il bimbo pianse,
e la nebbia svanì fugace.
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William Blake
2 commenti:
questi versi mi fanno venire in mente un libro letto molti anni fa e che è stato uno dei libri che mi porto nel cuore e nell'anima: "Bambini nel tempo" di Mc Ewan.
La sensazione di muoversi nel buio, di un arrancamento disperato per uscire dall'angoscia di una realtà non spiegata e non accettata lascia spazio, alla fine del libro, per la rinascita per la speranza di vivere...ancora
Lo consiglio. Cia raffa!!
rosa
:o) vedrò se lo trovo in libreria! Magari mi mette un pò di carica!
per ora mi leggo il libro di Veronesi sulla prevenzione oncologica. Molte cose già le sappiamo, ma alcune sono veramente interessanti... presto posterò stralci di articoli! :o)
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