Ozpetek dirige la Golino in uno spot per L’AIRC presentato ieri e già in 525 sale cinematografiche
“Il futuro della ricerca è la forza di un sorriso”. Questo il titolo del nuovo spot di 30/45 secondi dell’AIRC, realizzato da WLF e diretto da Ferzan Ozpetek per il secondo anno dietro la macchina da presa per contribuire alla battaglia dell’Airc. “Siamo tutti uniti dall’esperienza del cancro, che ci rende uguali. Ma questo male non va nascosto: dobbiamo guardarlo negli occhi. Questa volta - racconta il regista - volevo coinvolgere i bambini, perché soffrono più degli adulti di fronte a questo male ed hanno un modo loro di guardare alla malattia. Ma i piccoli sono anche la speranza, il nostro futuro”. Valeria Golino è il volto e la voce narrante di questo piccolissimo film - presentato ieri alla stampa alla Casa del Cinema di Roma - e di cui protagonisti sono i bambini: un’intera classe indaffarata ad eseguire un collage collettivo. E, naturalmente, un sorriso che riporta allegria e speranza.
“I bambini sono il futuro, il nostro domani - spiega ancora Ozpetek - nonostante vengano trattati malissimo. Sono quelli che soffrono di più per questa malattia, perché non riescono a capire perché la mamma non si occupa più di loro, non fa le cose che faceva prima o sta sempre a letto. Perciò all’inizio avevo pensato ad una mamma che portava la parrucca, per far capire meglio la situazione. Però poi ho capito che sarebbe stato troppo pesante e allora ho pensato al sorriso. Valeria ha accettato subito, è stata generosa e carina. Mi ero ispirato a quello che succede intorno a me. E’ molto, molto importante quello che succede intorno a questo male, ma è una cosa che non si può dire subito ai bambini”.“Ho accettato proprio perché non è pubblicità - chiosa a sua volta la Golino - non vendiamo niente ma cerchiamo aiuto. In casi come questi non devi mai pensare alla tua immagine, devi dire sì e basta. Così come direi no ai ‘prodotti’, anche se altri miei colleghi fanno pubblicità e li rispetto. All’inizio Ferzan pensava solo alla mia voce, poi l’idea è cambiata ed è venuto fuori il rapporto tra una bambina e una donna adulta e mi ha chiesto di esserci. Conoscevo già l’Airc (lei ha perso il padre per questa malattia ed aveva già prestato il suo volto alla campagna delle azalee, mentre Ozpetek aveva fatto nel 2007 il primo spot, ndr.) e volevo dare una mano”.
Dopo aver raccontato alcune storie che riguardano amici colpiti dal cancro e del loro rapporto con i figli e con gli altri, il regista di Saturno contro, conclude: “Volevo un’azione positiva. Il sorriso e la bambina rappresentano la speranza, non serviva dire altro”.
“Bisogna sostenere i giovani ricercatori - aggiunge Francesco Fazi, ricercatore di una start up Airc - perché è questo l’inizio di una ricerca autonoma e competente. Lo spirito del laboratorio è quello dell’equipe; come i bambini dello spot i ricercatori collaborano tra loro, ognuno porta la sua esperienza. La ricerca scientifico-clinica è importante perché cerca una strategia per sconfiggere la malattia. E i bambini rappresentano l’impegno dell’Airc per i giovani ricercatori, per dare un futuro alla ricerca in Italia e sviluppare la ricerca scientifica. Il sorriso è un po’ la forza del ricercatore perché infonde in noi l’energia per andare avanti”.
Un sorriso, dunque, per sottolineare che tutti possiamo contribuire a sconfiggere il cancro. Lo spot, in programmazione dal 3 febbraio nelle sale del circuito cinematografico Opus Proclama (per ora sono 525 cinema in tutta Italia), passerà poi su Internet (Youtube, Virgilio e Libero) e infine sul piccolo schermo.
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